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[Guida] - Modifica impianto elettrico in CC by Dany86


Dany86
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Ciao a tutti,

con questa guida voglio spiegare come fare per trasformare l’impianto elettrico della propria vespa in 12 V continui e stabilizzati, passando da uno schema normalmente chiuso ad uno normalmente aperto.

Premessa:

Nel tempo ho trovato il sistema per trasformare la mia vespona, partendo dall’esigenza di avere le luci sempre accese anche a motore spento in caso di problemi di notte, visto che abito in campagna e senza luci sarei invisibile in caso di avaria motore… Questo ha comportato alcuni vantaggi ma anche grossi svantaggi.

Dunque premetto che NON è tutto rose e fiori, ci sono come detto sopra dei pro, ma i contro sono purtroppo di più.

Questa guida è indirizzata a persone che quantomeno sanno usare tester, saldatore, relè e che ci capiscono minimamente di elettronica. I neofiti che non sanno padroneggiare le cose scritte sopra, NON si mettano a fare questo lavoro perché friggere tutto è un attimo (con i dovuti costi) e può essere molto pericoloso (come successe a me di avere una massa che faceva scintille sul SERBATOIO).

 

 

Immaginate di dividere un impianto Vespa in 2 parti: GENERATORE ed UTILIZZATORE.

Generatore è la parte di impianto che si occupa di generare appunto l’energia elettrica.

Utilizzatore è la parte di impianto che smista e distribuisce l’energia a tutto ciò che la usa, lampadine e clacson. Considererò GIA’ FATTA l’eventuale modifica dai 6v ai 12v con impianto NA. Se non l’avete ancora fatta o non siete in grado di farla, lasciate stare! In questa guida NON parlerò della parte UTILIZZATORE, ma solamente del GENERATORE.

 

 

PRO:

LUCI ACCESE ANCHE A MOTORE SPENTO.

STABILITA’ DELLA LUCE AL MINIMO.

 

 

CONTRO:

L’IMPIANTO E’ ROGNOSO E LUNGO DA REALIZZARE

IN CASO DI PROBLEMI DI QUALUNQUE TIPO RESTATE AL BUIO TOTALE!

SE LA BATTERIA VA A TERRA FRIGGETE IL REGOLATORE E RESTATE AL BUIO

IL CLACSON DIVENTA QUELLO DI UNO SCOOTER (PER UN VESPISTA CHE SI RISPETTI E’ UN ABOMINIO)

SE SI DIMENTICA L’IMPIANTO ACCESO (ANCHE A LUCI SPENTE, L’IMPIANTO PUO’ ESSERE “ACCESO”) LA BATTERIA VA KO IN UNA NOTTE CON LE CONSEGUENZE SCRITTE SOPRA

IN GENERALE DUNQUE, L’AFFIDABILITA’ E’ INFERIORE!!! VALE IL MANTRA “QUELLO CHE NON C’E’ NON PUO’ ROMPERSI” E NOI STIAMO COMPLICANDO LE COSE!!!

 

 

Non sono considerati PRO l’avere una presa 12V ne tantomeno l’uso di luci led, è possibile avere questi accessori senza sbattersi così tanto, rimanendo anche più affidabili.

 

 

Qua la lista della spesa per realizzare tutto, tenete conto che è fattibile sia per small che per large, basta ovviamente usare statori e volani giusti:

Statore piaggio 6 poli 12 volt

Small: l’ideale per non sbattersi è lo statore dell’ape Cross (cod piaggio 497650), ma è possibile modificarne uno da Vespa V.

Large: qua siete obbligati, prendete uno statore PX elettronico a 5 fili (3 centralina + 2 impianto) e modificatelo.

Volano piaggio per 6 poli

Small: non ho mai provato il volano Et3, se volete mantenere l’estetica e la ventilazione più possibile originale , consiglio il volano della pk125, esteticamente praticamente identico a quello et3, senza il foro a forma di “fagiolo”, peso di circa 2.2kg. Per vespini che vogliono girare un po’ di più o volete meno peso, ci sono i volani della V, dell’ape e della HP.

Large: come sopra, siete obbligati ad usare un volano PX, a voi la scelta se con alettatura 125 o 200 e se elestart o no.

Regolatore: qua casca l’asino, il regolatore da usare è il costoso Ducati 348621 (Piaggio P434862100), NON inventatevi di usare altri regolatori che costano meno, con altri codici, di altre moto eccecc, ci va QUESTO.

Batteria: mica la dimentichiamo… usate una batteria da scooter da 12V 4Ah (quella originale del PX Elestart è assolutamente perfetta), in alternativa potete usare batterie al PbGel (quelle dei cancelli elettrici per capirci). Io uso una 12V 7Ah, ma ho altri motivi che spiegherò dopo per motivare così tanti Ah.

1 Relè da auto, da 12V ed almeno 10A.

1 Portafusibile e fusibile da 10A.

1 Blocchetto chiave (originale o aggiunto a vostra scelta) che sia chiuso quando la chiave è in ON e aperto con la chiave in OFF. Per intenderci il blocchetto Et3 va bene dato che ha 4 fast-on, 2 che chiudono in ON e 2 che chiudono in OFF (questi ultimi usati per lo spegnimento). Io non avendolo (sprint 150) l’ho aggiunto sottosella. Per il px è più vario il discorso, dipende da che versione avete…

E’ possibile usare anche semplicemente un piccolo interruttore, ma è una cosa che sconsiglio, visto che è semplice dimenticarselo e consumare tutta la batteria con le conseguenze scritte sopra…

Se avete una vespa a 6V, serviranno anche questi, ma non starò a spiegare come usarli, altrimenti si perde una delle premesse: sapere come modificare l’impianto dai 6 ai 12v

1 Devioluci modificato: consiglio quello di SIP che nasce già per gli impianti NA

1 pulsante stop da PX arcobaleno per le small ed i px oppure pulsante GS/SS con batteria per le large vecchie

1 kit lampadine 12v (ma dai?)

 

1 LO STATORE:

se avete una small ed uno statore Ape Cross saltate al punto 2, altrimenti proseguite.

Se avete uno statore V o PX, la sostanza è quella di isolare le bobine delle luci dalla massa, dunque seguite il filo nero e noterete che è collegato a massa sullo statore insieme ad un capo dell’avvolgimento delle bobine. Dissaldate dalla massa, saldate insieme nero (cambiatelo se volete un altro colore, vedete voi) e filo avvolgimento, isolate ben bene con termorestringente. Fatto.

Nel caso abbiate uno statore HP, (siete masochisti eh), dovete unire in serie tutte le 4 bobine luci ed isolare le masse come detto sopra. Finito. Il vostro statore ora è uguale a quello dell’ape cross.

 

 

2 L’IMPIANTO:

L’impianto è sostanzialmente quello che si utilizza per passare dai 6 ai 12v, dunque se avete una vespa già a 12v sarà più semplice la conversione, se avete una vespa a 6V, dovrete innanzitutto modificare l’impianto da NC a NA come si fa con il passaggio a 12v. Dunque, se non riuscite a fare il passaggio autonomamente ai 12v, questo lavoro NON fa per voi, rischiate un sacco di rogne pericolose e basta! Tenete conto comunque che tutta l’energia sarà servita in un unico punto, dimensioniamo correttamente i cavi!

 

 

3 LO SCHEMA GENERATORE:

Untitled.thumb.jpg.e1771d29b7b1de9f92c0c2db2e5e06e7.jpg

La lampadina da 12V 3W essendo opzionale può essere tralasciata (il cavo però DEVE esserci). Serve per ricordarci che il regolatore è “acceso” ma che il motore non gira e dunque che non sta caricando. Come un’auto per capirci, mettendola in moto la spia della batteria si spegne. E’ sicuramente CONSIGLIATISSIMA se non usate un blocchetto chiave che mentre spegne il motore, “spegne” anche il regolatore di tensione. Se non la mettete, fate in modo di essere CERTI di non potervi dimenticare in qualche modo il regolatore “acceso” (cosa facile di giorno se avete le luci spente e non vi ricordate di spegnere l’impianto), altrimenti rischiate di lasciare il regolatore attivo, ed a motore spento è una cosa da NON fare per lunghi periodi, in quanto assorbe energia e si scalda. Ovviamente stiamo facendo tutto questo lavoro per poter accendere le luci a motore spento, ma non abusiamone lasciando le luci accese ore inutilmente o peggio dimenticando il regolatore acceso.

 

 

4 FAQ:

Perché il Relè? L’impianto vespa può arrivare ad assorbire anche 5/6A, dunque far passare tutta questa corrente attraverso un semplice blocchetto chiave (come per esempio l’originale Et3) mi sembrava assurdo e pericoloso, il relè toglie questo problema perché nel blocchetto circola solo la corrente necessaria per eccitarlo, cioè pochissima.

Perché il fusibile? Essendo un impianto con batteria, essa ha una capacità di spunto MOLTO elevata. Se dovesse verificarsi un malfunzionamento o un errato collegamento in fase di montaggio, il fusibile salverebbe l’impianto (e la batteria) da questa “botta” di Ampere, che farebbero COLARE l’impianto dentro la vespa rischiando di causare nel peggiore dei casi un incendio! Come detto nei CONTRO ad inizio guida, in questo caso, sareste assolutamente al buio! Con un impianto originale se una lampadina va in corto (esempio l’anabbagliante fa spegnere tutto), si può comunque rientrare alla base con le altre luci funzionanti. Qua NO!!!!!!!!

Perché LI’ il fusibile, invece di metterlo a monte ed isolare direttamente la batteria? Perché il suo scopo è quello di separare l’utilizzatore dal generatore che vive di vita propria. In questo modo anche con un’avaria che farebbe saltare il fusibile, il regolatore non rimarrebbe scoperto ma continuerebbe a lavorare e a ricaricare la batteria, se la scollegassimo non potremmo accendere il motore (SUL REGOLATORE C’E’ RIPORTATO PROPRIO DI NON AVVIARE IL MOTORE CON BATTERIA STACCATA), altrimenti brucerebbe tutto…

Posso eliminare completamente il collegamento tra L e C visto che non uso la lampadina spia? ASSOLUTAMENTE NO!!! Quel collegamento serve ad “accendere” e “spegnere” il regolatore di tensione. Senza di esso il regolatore subisce tutta la corrente in arrivo dallo statore ma NON carica la batteria! Dunque in questo caso non fatevi domande, collegate così e passate ad altro…

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Mi piace, ma separerei ancora le alimentazioni... tipo se si hanno accessori una linea dedicata con fusibile... e volendo ci sono i relè col fusibile in se...

 

Credo che ad alcuni possa interessare anche la modifica con solo una piccola parte di impianto in continua ovvero gli accessori e si potrebbe pensarci...

Farei una parte anche sui led e magari una descrizione di un kit stile mopedfans cosa comprende...

 

Adesso sto facendo un lavoro e vedo se posso pubblicare domani

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Quello che hai detto non è sbagliato Carlo, ma otterresti una fusibiliera enorme...

l'affidabilità massima cel'hai separando ogni utenza singolarmente, ma ottieni un impianto enorme e stupidamente ingombrante. come ho fatto io lo spazio è quello di un impianto originale...

Mi capitò di restare a piedi (per fortuna a casa) a causa di un filo spelato che mi mandava tutto in corto appena acceleravo e facendo saltare il fusibile, non permettendomi di usare la vespa... Da quella volta ho separato 2 linee, una per fari ecc e l'altra solo per l'accensione visto che ho una GPX a batteria.

Questa guida vorrei che rimanesse così, incentrata solo su questo argomento, così non si fa confusione. Per la questione LED ed accessori se vuoi possiamo farne un'altra dedicata agli "utilizzatori". Io per esempio ho strumento sip, galleggiante BGM pro con led di riserva (il mio strumento è la vecchia versione 1.0 e non mostra la riserva), presa usb nel cassettone chiappa sx, lampadine a led posteriori e alogena 45/45w anteriore. Non ho messo lo xenon per problemi di spazio nel manubrio e non volevo cavi di prolunga da 20.000Volt a spasso nel telaio (sa mai)... a trovare un kit davvero piccolo lo monterei al volo

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  • 1 month later...

Aggiungo la parte riguardo il regolatore di tensione da utilizzare con sistema flottante... Con i codici di quelli più convenienti ed un piccolo schema tratto dal blog "vespa e basta".

 

SCHEMA COLLEGAMENTO E FUNZIONAMENTO DEL REGOLATORE

 

2012521290_pimco.jpg

 

Regolatore che conviene utilizzare:

 

Regolatore SAPRISA 7255 - 12V/30A C.C. - MONOFASE A PONTE -

6 FASTON CON SPIA E TERMINALE W PER CONTAGIRI

 

Questo regolatore è simile al Ducati Energia nei modelli 34.8620 - 34.8621 che in genere usano tutti, ma costa un po' di più.

 

m-SGR-TT167236.jpg

LINK AL SITO PRODUTTORE

 

http://www.saprisa.com/it/regolatori/17-regolatore-lombardini-12v-ponte.html

 

7255.thumb.png.0f35a93fb9efb751dabfdfc793c2fe5d.png

 

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  • 2 months later...
  • 4 months later...

Credo che Dany voglia dire di non usare roba troppo fina

 

Per la carica della batteria e massa conseguente puoi usare del filo da 1.5/2

 

Per ricablare lo statore filo da 0.75/1

 

Per la linea portante alimentazione principale al devio 1.5

 

Utilizzatori e masse conseguenti 0.75/1 in base alla lunghezza

 

Se avete una massa principale in un unico punto allora la si fa più grossa tipo 1.5

 

Possibilmente sarebbe il caso di usare del filo siliconico che è resistente a temperature ed idrocarburi oltre ad essere bello flessibile... Ed una guaina antitaglio o qualcosa di decente

 

N.b.

Le misure sono in millimetri quadri... Esistono tabelle per la dimensione dei cavi awg/mm2 in base alla lunghezza ed alla corrente.

 

Se si dimensiona per una corrente massima di 10A si è in sicurezza... Ovvio la corrente sarà più elevata solo in caso di corto circuito per cui un fusibile da 10A vicino alla batteria sarebbe il caso di metterlo

 

Poi si fanno i conti per gli utilizzatori...

 

Sappiate che un impianto vespa fa circa 90W ad alti giri... Per cui con un assorbimento maggiore si scarica la batteria

 

Potenza (W) = Voltaggio (V) x Corrente (A)

 

Sapendo il voltaggio stabilizzato che avete ai capi della batteria misurato con un normale multimetro... 

E conoscendo la Potenza assorbita dagli utilizzatori oppure la corrente assorbita (se sono sullo stesso filo li sommate), potete fare i conti in corrente.

 

Così  sapete se la batteria resterà carica con un assorbimento più elevato della Potenza dello statore si scaricherà e non importa da quanti ampere è la batteria... Ovviamente se ne ha molti si scaricherà in molto più tempo di una piccolina, se l'assorbimento totale è minore della Potenza erogata dallo statore non si scaricherà la batteria.

 

Tutto qui... Potete usare dei relè e dei normali interruttori e se volete... Basta fare sempre i conti

 

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42 minuti fa, sirvano dice:

Usando delle lampadine a LED, normalmente è possibile ottenere la stessa capacità luminosa con un assorbimento inferiore di potenza, giusto?

 

Si ottiene anche di più con un assorbimento in certi casi irrisorio...

 

Il problema è che le lampadine commerciali non sono un gran che e mal si adattano su vespa.

 

Qui sul forum vi è il ragazzo dei kit a led e lui usando un led ad alta intensità con una lente dalla giusta dispersione e ricavando da un tondino il supporto e dissipatore ha creato così una buona lampadina per vespa. I suoi kit poi possono essere usati sia con che senza batteria e volendo tieni lo statore, clacson e freccie originali...

 

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  • 4 weeks later...

Oddio guarda come hanno i piedini e che non siano grandi come case... In genere a noi bastano i classici che sono normalmente aperti e mettono in contatto 2 piedini quando c'è tensione su un terzo ed il quarto a massa 

 

Se vuoi alcuni hanno un portafusibile integrato e può essere comodo oltre al fusibile principale

 

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  • 2 years later...
Il 19/4/2017 at 13:30, Dany86 ha scritto:

Ciao a tutti,

con questa guida voglio spiegare come fare per trasformare l’impianto elettrico della propria vespa in 12 V continui e stabilizzati, passando da uno schema normalmente chiuso ad uno normalmente aperto.

Premessa:

Nel tempo ho trovato il sistema per trasformare la mia vespona, partendo dall’esigenza di avere le luci sempre accese anche a motore spento in caso di problemi di notte, visto che abito in campagna e senza luci sarei invisibile in caso di avaria motore… Questo ha comportato alcuni vantaggi ma anche grossi svantaggi.

Dunque premetto che NON è tutto rose e fiori, ci sono come detto sopra dei pro, ma i contro sono purtroppo di più.

Questa guida è indirizzata a persone che quantomeno sanno usare tester, saldatore, relè e che ci capiscono minimamente di elettronica. I neofiti che non sanno padroneggiare le cose scritte sopra, NON si mettano a fare questo lavoro perché friggere tutto è un attimo (con i dovuti costi) e può essere molto pericoloso (come successe a me di avere una massa che faceva scintille sul SERBATOIO).

 

 

Immaginate di dividere un impianto Vespa in 2 parti: GENERATORE ed UTILIZZATORE.

Generatore è la parte di impianto che si occupa di generare appunto l’energia elettrica.

Utilizzatore è la parte di impianto che smista e distribuisce l’energia a tutto ciò che la usa, lampadine e clacson. Considererò GIA’ FATTA l’eventuale modifica dai 6v ai 12v con impianto NA. Se non l’avete ancora fatta o non siete in grado di farla, lasciate stare! In questa guida NON parlerò della parte UTILIZZATORE, ma solamente del GENERATORE.

 

 

PRO:

LUCI ACCESE ANCHE A MOTORE SPENTO.

STABILITA’ DELLA LUCE AL MINIMO.

 

 

CONTRO:

L’IMPIANTO E’ ROGNOSO E LUNGO DA REALIZZARE

IN CASO DI PROBLEMI DI QUALUNQUE TIPO RESTATE AL BUIO TOTALE!

SE LA BATTERIA VA A TERRA FRIGGETE IL REGOLATORE E RESTATE AL BUIO

IL CLACSON DIVENTA QUELLO DI UNO SCOOTER (PER UN VESPISTA CHE SI RISPETTI E’ UN ABOMINIO)

SE SI DIMENTICA L’IMPIANTO ACCESO (ANCHE A LUCI SPENTE, L’IMPIANTO PUO’ ESSERE “ACCESO”) LA BATTERIA VA KO IN UNA NOTTE CON LE CONSEGUENZE SCRITTE SOPRA

IN GENERALE DUNQUE, L’AFFIDABILITA’ E’ INFERIORE!!! VALE IL MANTRA “QUELLO CHE NON C’E’ NON PUO’ ROMPERSI” E NOI STIAMO COMPLICANDO LE COSE!!!

 

 

Non sono considerati PRO l’avere una presa 12V ne tantomeno l’uso di luci led, è possibile avere questi accessori senza sbattersi così tanto, rimanendo anche più affidabili.

 

 

Qua la lista della spesa per realizzare tutto, tenete conto che è fattibile sia per small che per large, basta ovviamente usare statori e volani giusti:

Statore piaggio 6 poli 12 volt

Small: l’ideale per non sbattersi è lo statore dell’ape Cross (cod piaggio 497650), ma è possibile modificarne uno da Vespa V.

Large: qua siete obbligati, prendete uno statore PX elettronico a 5 fili (3 centralina + 2 impianto) e modificatelo.

Volano piaggio per 6 poli

Small: non ho mai provato il volano Et3, se volete mantenere l’estetica e la ventilazione più possibile originale , consiglio il volano della pk125, esteticamente praticamente identico a quello et3, senza il foro a forma di “fagiolo”, peso di circa 2.2kg. Per vespini che vogliono girare un po’ di più o volete meno peso, ci sono i volani della V, dell’ape e della HP.

Large: come sopra, siete obbligati ad usare un volano PX, a voi la scelta se con alettatura 125 o 200 e se elestart o no.

Regolatore: qua casca l’asino, il regolatore da usare è il costoso Ducati 348621 (Piaggio P434862100), NON inventatevi di usare altri regolatori che costano meno, con altri codici, di altre moto eccecc, ci va QUESTO.

Batteria: mica la dimentichiamo… usate una batteria da scooter da 12V 4Ah (quella originale del PX Elestart è assolutamente perfetta), in alternativa potete usare batterie al PbGel (quelle dei cancelli elettrici per capirci). Io uso una 12V 7Ah, ma ho altri motivi che spiegherò dopo per motivare così tanti Ah.

1 Relè da auto, da 12V ed almeno 10A.

1 Portafusibile e fusibile da 10A.

1 Blocchetto chiave (originale o aggiunto a vostra scelta) che sia chiuso quando la chiave è in ON e aperto con la chiave in OFF. Per intenderci il blocchetto Et3 va bene dato che ha 4 fast-on, 2 che chiudono in ON e 2 che chiudono in OFF (questi ultimi usati per lo spegnimento). Io non avendolo (sprint 150) l’ho aggiunto sottosella. Per il px è più vario il discorso, dipende da che versione avete…

E’ possibile usare anche semplicemente un piccolo interruttore, ma è una cosa che sconsiglio, visto che è semplice dimenticarselo e consumare tutta la batteria con le conseguenze scritte sopra…

Se avete una vespa a 6V, serviranno anche questi, ma non starò a spiegare come usarli, altrimenti si perde una delle premesse: sapere come modificare l’impianto dai 6 ai 12v

1 Devioluci modificato: consiglio quello di SIP che nasce già per gli impianti NA

1 pulsante stop da PX arcobaleno per le small ed i px oppure pulsante GS/SS con batteria per le large vecchie

1 kit lampadine 12v (ma dai?)

 

1 LO STATORE:

se avete una small ed uno statore Ape Cross saltate al punto 2, altrimenti proseguite.

Se avete uno statore V o PX, la sostanza è quella di isolare le bobine delle luci dalla massa, dunque seguite il filo nero e noterete che è collegato a massa sullo statore insieme ad un capo dell’avvolgimento delle bobine. Dissaldate dalla massa, saldate insieme nero (cambiatelo se volete un altro colore, vedete voi) e filo avvolgimento, isolate ben bene con termorestringente. Fatto.

Nel caso abbiate uno statore HP, (siete masochisti eh), dovete unire in serie tutte le 4 bobine luci ed isolare le masse come detto sopra. Finito. Il vostro statore ora è uguale a quello dell’ape cross.

 

 

2 L’IMPIANTO:

L’impianto è sostanzialmente quello che si utilizza per passare dai 6 ai 12v, dunque se avete una vespa già a 12v sarà più semplice la conversione, se avete una vespa a 6V, dovrete innanzitutto modificare l’impianto da NC a NA come si fa con il passaggio a 12v. Dunque, se non riuscite a fare il passaggio autonomamente ai 12v, questo lavoro NON fa per voi, rischiate un sacco di rogne pericolose e basta! Tenete conto comunque che tutta l’energia sarà servita in un unico punto, dimensioniamo correttamente i cavi!

 

 

3 LO SCHEMA GENERATORE:

Untitled.thumb.jpg.e1771d29b7b1de9f92c0c2db2e5e06e7.jpg

La lampadina da 12V 3W essendo opzionale può essere tralasciata (il cavo però DEVE esserci). Serve per ricordarci che il regolatore è “acceso” ma che il motore non gira e dunque che non sta caricando. Come un’auto per capirci, mettendola in moto la spia della batteria si spegne. E’ sicuramente CONSIGLIATISSIMA se non usate un blocchetto chiave che mentre spegne il motore, “spegne” anche il regolatore di tensione. Se non la mettete, fate in modo di essere CERTI di non potervi dimenticare in qualche modo il regolatore “acceso” (cosa facile di giorno se avete le luci spente e non vi ricordate di spegnere l’impianto), altrimenti rischiate di lasciare il regolatore attivo, ed a motore spento è una cosa da NON fare per lunghi periodi, in quanto assorbe energia e si scalda. Ovviamente stiamo facendo tutto questo lavoro per poter accendere le luci a motore spento, ma non abusiamone lasciando le luci accese ore inutilmente o peggio dimenticando il regolatore acceso.

 

 

4 FAQ:

Perché il Relè? L’impianto vespa può arrivare ad assorbire anche 5/6A, dunque far passare tutta questa corrente attraverso un semplice blocchetto chiave (come per esempio l’originale Et3) mi sembrava assurdo e pericoloso, il relè toglie questo problema perché nel blocchetto circola solo la corrente necessaria per eccitarlo, cioè pochissima.

Perché il fusibile? Essendo un impianto con batteria, essa ha una capacità di spunto MOLTO elevata. Se dovesse verificarsi un malfunzionamento o un errato collegamento in fase di montaggio, il fusibile salverebbe l’impianto (e la batteria) da questa “botta” di Ampere, che farebbero COLARE l’impianto dentro la vespa rischiando di causare nel peggiore dei casi un incendio! Come detto nei CONTRO ad inizio guida, in questo caso, sareste assolutamente al buio! Con un impianto originale se una lampadina va in corto (esempio l’anabbagliante fa spegnere tutto), si può comunque rientrare alla base con le altre luci funzionanti. Qua NO!!!!!!!!

Perché LI’ il fusibile, invece di metterlo a monte ed isolare direttamente la batteria? Perché il suo scopo è quello di separare l’utilizzatore dal generatore che vive di vita propria. In questo modo anche con un’avaria che farebbe saltare il fusibile, il regolatore non rimarrebbe scoperto ma continuerebbe a lavorare e a ricaricare la batteria, se la scollegassimo non potremmo accendere il motore (SUL REGOLATORE C’E’ RIPORTATO PROPRIO DI NON AVVIARE IL MOTORE CON BATTERIA STACCATA), altrimenti brucerebbe tutto…

Posso eliminare completamente il collegamento tra L e C visto che non uso la lampadina spia? ASSOLUTAMENTE NO!!! Quel collegamento serve ad “accendere” e “spegnere” il regolatore di tensione. Senza di esso il regolatore subisce tutta la corrente in arrivo dallo statore ma NON carica la batteria! Dunque in questo caso non fatevi domande, collegate così e passate ad altro…

ma seguendo questo schema il generatore(su impianto gia a 12v)deve essere modificato?grazie

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1 ora fa, principino145vespa ha scritto:

ma seguendo questo schema il generatore(su impianto gia a 12v)deve essere modificato?grazie

 

Credo che tu non abbia ben letto la guida, bisogna seguire tutti i punti.

 

PS: passa in "Bar" e presentati, non è bello scrivere senza presentarsi.

 

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Son sicuro che ti garantisce tutto in cc e sicuramente funziona tutto i pezzi forniti sono gli stessi dei quali hai bisogno in questa guida a parte il regolatore che sarà un regolatore normale ac con uscita dc, unico problema ( che volendo non è un problema dipende dal carico utilizzato) è che quel sistema funziona alla metà della potenza disponibile dello statore. Mi spiego meglio, modificando lo statore se il tuo statore sviluppava 90watt in ac dopo la modifica svilupperà 90watt in dc, con quel sistema essendo che sfrutta solo la semionda positiva (notare che è impossibile isolare le bobine se non modifichi lo statore) il tuo statore sarà in grado di sviluppare solo 45watt in dc ecco perché c’è bisogno della batteria che bilancia le semionde positive, nota bene che se superi i 45 watt non è che non funziona, funziona ancora ma vai piano piano a scaricare la batteria fino a farla morire ⚰️ o devi ridurre il carico per farla riprendere.

Altra considerazione, se per esempio decidessi di modificare lo statore e poi voler rimontare tutto originale non devi assolutamente modificare nulla devi solo mettere a massa un polo dello statore è tutto torna come in originale. 
Io la mia pk senza batteria inizialmente avevo modificato il mio statore da 40watt in dc ed ad essere sincero con tutto led riusciva a mantenere il carico, ma di tanto tanto se per esempio di notte stavo tanto fuori e mettevo due telefoni a caricare piano piano la batteria andava abbassandosi, non mi è mai morta ma a 11,5volt non è che brillava di salute. Non è un costo esorbitate ma di tanto in tanto vedrai che se giri tanto di notte ci sarà da cambiare la batteria. 

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