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Italia in vespa


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Giorno 2

 

Risveglio dopo una nottata di dormiveglia in quanto essendo in centro ed ai i primi di agosto c'è stato casino fino all'una di notte, caldo e finestre aperte... in più mattina presto le immondizie... insomma per uno come me abituato in campagna e stata una nottata poco riposante.

 

Raccogliamo le nostre cose, carichiamo, colazione veloce ed in sella.

Decidiamo di proseguire verso i paesi  terremotati pensando poi di andare verso il gran sasso, vi dico la verità non ricordo di preciso la strada percorsa, fatto sta che anche con qualche sosta fatta in precedenza, con un caldo torrido mi sentivo abbastanza assonnato (guidavo con camicia a maniche corte semi aperta e pantaloni corti) e poi... vedo un oasi di fresco con un bel torrente... freno e ci accostiamo, mi guardo intorno e vedo alcune strutture, percorsi natura , e rafting.

 

Accaldato mi son tolto le scarpe e sono entro nel torrente che era freschissimo, Francesca si era presa un gelato, nel frattempo c'erano due persone che armeggiavano su un canotto, al che gli abbiamo chiesto consiglio sulle strade (con il terremoto alcune strade sono state chiuse) percorribili.

 

Ci siamo informati bene e chiaccherando ci dissero che loro fanno le guide per il rafting, i prezzi ecc... nella mia testa il pensiero di raccogliere quel che arriva e di vedere queste opportunità un po' come parte del destino... visto pure il prezzo assolutamente alla portata decido e convinco Francesca a provare anche questa avventura, se non ricordo male 7km di torrente Norcia.

 

Bene fatta anche questa bella esperienza, io mi son divertito un casino, in più e stata rinvigorente e mi ha svegliato dal sonno latente; mentre Francesca ha preso la pagaia di quello davanti in faccia ed e finita in acqua... per fortuna nessuna lesione tranne un labbro un po' gonfio.

 

Una volta ripartiti siamo passati nei paesi distrutti dal terremoto... ragazzi veramente raccapricciante... anche cosi a distanza di tempo dal terremoto ancora cumuli di mattoni e pietre e via vai di camion da cava movimento terra, ci siamo fermati per il pernotto ad Acacia in un piccolo hotel dove abbiamo anche cenato discretamente bene.

 

Il pasto del mezzogiorno lo abbiamo quasi sempre saltato, un gelato o una bibita nelle soste era più che sufficiente.

 

Bene è arrivata ora di dormire, buona notte, a presto...

 

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Giorno 3

 

Risveglio tranquillo con annessa buona ed abbondante colazione, ricaricata di bagagli la vespa e via si parte direzione lago di Campotosto.

 

Arriviamo al lago sulla sponda ovest, cominciamo il giro del lago in senso orario, avvistiamo una piccola diga e decidiamo di fermarci per sgranchirci un po' e fare qualche foto

, pausa breve non pensavamo che per colpa di questa ne avremmo fatta un altra  ben più lunga...

 

Ripartiamo e dopo neanche 5 km sento l'avantreno pesantissimo... controllo e vedo la gomma quasi a terra, per fortuna vi era uno spiazzo con area picnic...  per fortuna sono preparato anche a questo, tiro fuori le chiavi, sdraio la vespa e (ho preferito cambiare la camera d'aria che mettere la ruota di scorta) al lavoro.

 

Gomma a posto si riparte... facciamo il giro del lago fino alla fine della sponda est, il lago ha un restringimento e vi è un ponte che lo attraversa, dall'altro lato vi e un chiosco pieno di motociclisti, così vista l'ora decidiamo di fare una pausa per mangiare qualcosa.

Aimé il chiosco e una bettola con un banco e qualche frigo... io che speravo di lavarmi le mani ancora sporche dalla sostituzione camera... pazienza ci prendiamo due cocacola con limone e ghiaccio, ricordo che sono i primi di agosto ed era un forno anche perché la zona con poco verde .

 

Faccio una chiacchera con dei motociclisti che ci consigliano di proseguire per il valico delle campanelle, ma aveva colto la mia attenzione la strada (ss88 credo) che taglia dentro il gran sasso e sfocia sull'adriatico, mi dicono che è chiusa però si passa.

Decido che dentro il gran sasso ci voglio andare anche se non è la direzione che intendiamo prendere (non ci interessava la costa adriatica) così ne facciamo un po' e dopo ci giriamo.

 

Ripartiamo ed arriviamo all'incrocio prima del valico, passata la sbarra entriamo in un paesaggio che mi resterà impresso, assoluto silenzio una strada isolata dall'umanità niente di niente, qualche fuoristrada distante su pascoli (ve ne sono un po' ovunque anche se scarsi a bestiame), arriviamo ad una sorgente-abbeveratoio per animali adiacente alla strada dove ci fermiamo e finalmente riesco a lavarmi le mani, così si torna indietro dopo una piccola pausa, ormai ho il serbatoio quasi in riserva e di sicuro su una strada chiusa restare a secco non e bella cosa e  come detto prima vogliamo scendere rimanendo in centro (sui monti) Italia.

 

Per risparmiare carburante tutti i tratti in discesa li facciamo a motore spento, arriviamo all'incrocio riaccendiamo e prendiamo per il valico campanelle, primo distributore si fa il pieno.

Maciniamo un bel po' di km, non entriamo all'Aquila che vi eravamo già stati diversi anni fa, si fa il passo Serra (ragazzi non so quante curve di passi ecc.. ho fatto, sembrava non finissero più i monti) passiamo Avezzano e Capistrello, prendiamo una stradina SP30 che poi diventa 28 ed alla fine si e rivelata pure molto bella, questa taglia e porta sotto Roma, così passiamo per Trevi, altipiani di Arcinazzo (molto belle pure quelle zone), Piglio dove il paese è in festa ed alcuni vespisti che ci vedono ci fermiamo, sono tutti vespisti large e ci indicano una pensione dove pernottare invitandoci a mangiare una pizza in loro compagnia, io sono stanco morto provo a dir di no ma insistono... niente da fare mi tocca dir di sì.

 

Arriviamo in questa pensione e siamo distrutti, forse una delle giornate più dure di tutto il viaggio fatto, doccia... e non ce l'abbiamo fatta gli abbiamo tirato bidone, mi spiace se qualcuno di loro leggera qua si ricorderà.

Così cena veloce e a letto, piccolo resoconto: abbiamo fatto delle strade molto belle e visto posti altrettanto belli, non vi metto tutte le foto... che tra l'altro non ne ho scattate molte e purtroppo non le ho tenute tutte.

 

Preparatevi che domani si va in direzione Genzano di Roma, da Solovalvola e ci sarà una sorpresa...

Buona notte e a domani.

 

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Buon dì della quarta giornata...

 

Colazione un po' così così... si carica e si parte direzione lago di Albano con l'idea di passare dopo in quel di Nemi ed in fine a Genzano in terra di Solovalvola.

Bene il tratto da fare è corto con di mezzo due lagh, così abbiamo pensato di fare una giornata di ferie con una nuotata, arriviati in prossimità del primo lago facciamo la discesa e ci mettiamo sulla strada che costeggia il lago, questo è molto piccolo, andiamo avanti un po' e troviamo un baretto sulla costa con delle vespe parcheggiate... butto un occhio e cosa vedo ...cosa cosa vedo ...una cosa bianca con un adesivo azzurro... mi dico ma sarà lei sarà lui o non sarà lui... visto che ho il suo contatto faccio una foto alla vespa e gliela mando... penso che se è la sua di sicuro si chiederà dove sono e si farà vivo...

 

Bene, riparto, ma la strada non fà tutto il giro del lago ed ad un certo punto è chiusa, comunque poco prima avevamo visto un bel posticino dove mettere giù gli asciugamani, ci mettiamo giù e facciamo il bagno, intanto fin che passa il pomeriggio guardo di tanto in tanto il telefono ed il ragazzo della Cosa risponde, è lui Damiano, dopo 5 minuti arriva assieme a Poeta e Paletti che era lì in ferie; io fuori dai forum non conoscevo nessuno dei tre, così si fa una chiachera, scrocco una sigaretta a Paletti e Poeta si fa un bagno... Damaniano gli grida di non farlo che il lago è infetto ed inquinato...  al che mi preoccupo un po'... ho appena fatto il bagno pure io.

 

Mi spiegano che è un'infezione che ha un qualcosa in comune con le anatre e mi indica un cartello comunale che dichiara il lago non balneabile, solo che lo hanno affisso a 50 cm da terra e le biciclette lo coprivano.

Da li mi sono portato a dietro bolle e prurito su gambe petto e schiena per quasi una settimana :sweatdrop:

 

Ci salutiamo e da li a poco partiamo anche noi direzione Nemi e Genzano, troviamo un B&B molto bello a Genzano, si tratta di un'antica e moto bella azienda agricola ricca di storia, divenuta agriturismo in cui hanno trasformato le scuderie in una serie di mini appartamenti con tanto di condizionatore e di veranda con tavolo e sedie fuori, sento Luca (solovalvola) che al momento è via... chiaccheriamo un po' e mi da consiglia dove andare a cenare e cosa ordinare, così ci accordiamo per trovarci l'indomani. 

 

Mi consiglia di cenare alle frasche e di prendere le trippe :D dicendomi di fidarmi, io non ho problemi con le trippe è solo che è il mese di agosto... un po' fuori stagione, ma decido di seguire il consiglio, ci dirigiamo verso queste frasche, non ho ben capito se ho sbagliato io, ma non trovo ristoranti con quel nome così lo richiamo e scopro che sono tanti piccoli ristorantini in una piazzetta... mi dice quale scegliere eeee, ragazzi ho mangiato le migliori trippe che abbia mai mangiato.

 

Anche questa giornata e giunta la termine.

A domani.

 

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15 ore fa, muttley dice:

Damiano , dopo 5 minuti arriva assieme a Poeta ed Paletti che era li in ferie ; io fuori dai forum non conoscevo nessuno dei 3 , e niente si fa una chiachera scrocco una sigaretta a Paletti Poeta si fa un bagno e Damaniano che gli grida di non farlo che il lago e infetto ed inquinato ..... , al che mi preoccupo un po...ho appena fatto il bagno pure io .

Mi spiegano che e una infezione che ha un qualcosa in comune con le anatre e mi indica un cartello comunale che dichiara il lago non balneabile , solo che lo hanno affisso a 50 cm da terra e le biciclette lo coprivano .

Da li mi sono portato a dietro bolle e plurito su gambe petto e schiena per quasi una settimana

 

Hai conosciuto tutti pezzi da 90... :D

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Grazie a tutti per l'interesse verso questa discussione.

 

@TheROS94 se ti piace l'avventura ed hai la possibilità ti consiglio di farlo, parti anche con una special se vuoi, come sognavo di fare io 10 e passa anni fa, che un 102cc basta ed avanza per fare quello che ho fatto io, stiamo andando a passeggio, il viaggio non e una visita a luoghi in particolare, ma è un viaggio da godere su sella, cioe quello che si trova su strada.

 

Francesca ti ringrazio, come ti ha detto Pulun il racconto si svolge nell'estate scorsa, è stato improvvisato, pure le visite agli amici di forum.

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Bene e svegli per il quinto giorno, facciamo abbondate colazione (sono andato a vedere online, il posto si chiama agriturismo monte 2 torri, noi ci siamo trovati molto bene in questo posto, da consigliarlo).

Partiamo direzione se non ricordo male, marina di Ardea da Luca, cosa raccontarvi... giorno 5... , km percorsi quasi 0 , abbiamo fatto una giornata di mare fra passeggiate ecc... mangiato moltooo bene a tavola, grazie a Luca e Silvia che ci hanno fatto da cuochi e sono stati molto ospitali tanto da offrirci di pernottare da loro... come avrei potuto non accettare.

 

Il viaggio ha avuto una pausa ma, l'indomani però ripartiremo con una bella tirata di km, ciao e a domani.

 

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Giorno 6

 

Dopo una buona colazione (ed un kg preso a casa di luca) siamo pronti per partire, alla sera prima avevamo meditato... un po' in colpa per aver battuto la fiacca in quanto a km percorsi, alla fine è quasi una settimana che siamo via e siamo arrivati solo poco dopo Roma.

Ci siamo prefissati di fare un po di km e di arrivare a Sorrento dove ce Luca Russol e MarcoPWR, che ovviamente non ho contattato :D , ed in più e la terra natale di uno che conosco molto bene... così cerchiamo di andare a Sorrento stando lontano da Napoli centro.

 

Dunque partiamo, ma quasi certi di prendere acqua... il cielo è grigio e viene giù qualche goccina così partiamo un po' veloci perché forse abbiamo una speranza che dove andiamo sia ancora chiaro .

Prendiamo la SS7 l'Appia e via, passiamo da Terracina, Gaeta e Formia, a Gaeta ci sono i controlli alcol test con pattuglie inizio e fine paese, se non ricordo male e faccio confusione con Terracina, l'orario era intorno a mezzogiorno... quello giusto da aperitivi, ma noi siamo puliti e strada facendo abbiamo lasciato il brutto tempo nel Lazio.

 

Continuiamo e facciamo la pausa per un piccolo ristoro, una focaccia al pomodoro ad una 30ina di km da Napoli, ripartiamo con delle istruzioni (sulla strada da fare) fornite dal nostro amico, ma vedo una pattuglia della stradale e chiediamo anche a loro, sempre dritto barriera uscita Castellamare (se ricordo bene).

Ottimo usciamo e prendiamo la SS145 che poi cambia, ma è sempre la strada che passa da Positano, Amalfi ed arriva a Salerno... Secondo me la costiera è forse la strada con il più bel panorama.

 

In un attimo siamo a Sorrento, ci fermiamo a far foto lungo la strada ed una volta arrivati ci fermiamo al primo bar che c'è, mando un messaggio a Russol (Marco so che è via in ferie) che arriva con la sua vespa... ci salutiamo beviamo qualcosa e ci dà una mano a trovare dove pernottare, ci mettiamo daccordo sul trovarci la sera per mangiar qualcosa insieme.

 

Nel frattempo l'amico originario di Sorrento mi chiama... insomma va a finire che andiamo a mangiare da un suo cugino che ha un ristorante per turisti in centro, alla fine non riusciamo a pagare il conto... non vogliono che paghiamo, non mi resta che ringraziare ancora.

Per chiudere in eccesso mega gelato artigianale preso in una gelateria del centro.

 

L'atmosfera di Sorrento è una atmosfera di lusso sopratutto dove abbiamo dormito e questo tratto di strada ha meritato molto. 

 

A domani... o meglio sabato e domenica facile che salto... forse e meglio dire a lunedì.

 

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Giorno 7

 

Ciao a tutti, riprendo il racconto, siamo a Sorrento ed abbiamo dormito in un letto con delle misure proprio large non era un matrimoniale classico ne come lunghezza ne come larghezza, fatto sta che ci abbiamo dormito molto bene.

Fatta colazione andiamo a salutare Luca e la sua famiglia, poi ripartiamo più o meno verso le 10:30 con destinazione Amantea in provincia di Cosenza, dove ci sono le nonne e gli zii di Francesca; ovviamente come sempre non li abbiamo avvertiti che andavamo là.

 

Partiamo e raggiungiamo Positano, Amalfi... strada dai panorami bellissimi ma molto trafficata, troviamo un po' di confusione a Salerno e poi via per la SS18 che si riaffaccia alla costa a Policastro (poco prima di Sapri) e prosegue sulla costa fino oltre dove ci fermeremo.

 

Faccio questa tappa senza particolari attenzioni in quanto è una zona che già conosco, certamente molto bella con posti come Pràia a mare e Scalea con i vari isolotti, Diamante; anche il tratto fatto un po' nell'entroterra non era niente male.

Arriviamo ad Amantea e saliamo la montagna di tufo... un bel po' di tornanti di cui alcuni a strapiombo, volutamente superiamo le case (di nonna e zii di Francesca) giusto per dare un occhio a chi c'era e per pensare se si poteva fare uno scherzo, intanto proseguiamo fin su; alla fine non mi e venuto in mente niente come scherzo, era pure prestino (tardo pomeriggio) dunque poteva esserci solo la nonna e relativi nipoti, scendiamo ed uno era già che ci aspettava, non perché ci ha riconosciuto ma perché la strada non e trafficata ed era curioso di vedere chi eravamo.

 

Stupore e sorpresa tanto da non voler credere che siamo arrivati fin la in vespa e delusione perché la vespa era già carica e non potevano caricarci di salumi di tutti i tipi, friselle, olive fatte in vari modi, pomodori, fichi secchi , limoni ed ogni sorta di prelibatezza...

Dovete pensare che le persone del sud hanno questa accoglienza e generosità che è esagerata, ancor più dalla parentela, generosità che solo se ti conoscono bene la puoi rifiutare senza creargli un disagio; Davvero è difficile che quelli come me, che si sentono loro stessi a disagio, possano immaginare quanto essa sia se non la vivono.

 

Subito diciamo che l'indomani già ripartiamo, sì perché bisogna mettere subito le carte in tavola, altrimenti rischi che da li non si và più via.

Cenone con le famiglie riunite e ci sistemiamo per dormire li.

Non ho fatto foto di questa tappa perché come detto per noi non era una novità.

L'indomani andremo dalla nonna e zii materni (in calabria non invecchiano molto i maschi) caso mai trovo fuori qualche foto vecchia di quei posti e le posto.

 

A domani.

 

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11 ore fa, muttley dice:

Stupore e sorpresa tanto da non voler credere che siamo arrivati fin la in vespa e delusione perché la vespa era già carica e non potevano caricarci di salumi di tutti i tipi, friselle, olive fatte in vari modi, pomodori, fichi secchi , limoni ed ogni sorta di prelibatezza...

Dovete pensare che le persone del sud hanno questa accoglienza e generosità che è esagerata, ancor più dalla parentela, generosità che solo se ti conoscono bene la puoi rifiutare senza creargli un disagio; Davvero è difficile che quelli come me, che si sentono loro stessi a disagio, possano immaginare quanto essa sia se non la vivono.

 

Subito diciamo che l'indomani già ripartiamo, sì perché bisogna mettere subito le carte in tavola, altrimenti rischi che da li non si và più via.

Cenone con le famiglie riunite e ci sistemiamo per dormire li.

 

Il primo anno che sono andato in vacanza in Trentino, più precisamente in Val di Gresta che è una valle che parte dalle zone tra Rovereto e Riva del Garda per salire fino ai 1300mt del passo Bordala e ridiscendere verso Arco dal Monte Velo o verso Rovereto da Villa Lagarina.

Dicevo il primo anno che sono andato in vacanza lì, dai parenti della mia fidanzata, sono tornato con il baule e l'abitacolo pieno di: patate gialle, crauti sotto sale, cavolo cappuccio (verza), carote, sedano rapa, radici amare, fagioli borlotti, fagiolini - tegoline, cornetti, luganica trentina, carne salada e lingua salmistrata sotto vuoto, un formaggio stagionato di cui non ricordo il nome e sei bottiglie di Muller Thurgau.

Era il primo anno e non avevo ancora il "potere" di rifiutare... ora torno solo col baule pieno di patate, crauti, carote, cornetti e carne salada.

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Bene siamo giunti al giorno 8 del viaggio

 

Partiamo da Amantea sempre in tarda mattinata, dopo che hanno provato ancora una volta a farci caricare qualcosa da portare a casa, ci dirigiamo sempre seguendo la costa verso Nocera Terinese dalla nonna materna.

L'idea era di mangiare qualcosa la e poi partire direzione Villa San Giovanni.

E' inutile che vi ripeta la storia... ricordo che siamo nella prima metà di agosto e sono tutti o quasi in ferie, dunque questa volta non cenone ma pranzone, di quelli che ti stordisce e ti viene sonno... anche quà siamo chiari e verso le 14 siamo in sella.

 

Facciamo una pausa obbligata per funzoni fisiologiche purtroppo a Gioia Tauro... ecco uno dei posti fra i più inquietanti che abbiamo visto; probabilmente è un pregiudizio mio che mi fa vedere più le cose non buone di questo posto, fatto sta che ci siamo guardati un po' attorno fra palazzi e balconi disintonacati con le armature del cemento fuori, ragazzi in due con il motorino che continuavano a far avanti ed indietro guardandoci, un po' deserto e desolato, siamo stati felicissimi di salire in sella e ripartire... con un dubbio: saremo mica arrivati in fine Italia e da li in poi sarebbe rimasto cosi?

Ecco la parola Italia, li sembrava fossimo già usciti da essa ed appunto ho avuto un dubbio se sarebbe valsa la pena di proseguire, ma si sa alcune periferie o centri non sono la regola ed andiamo avanti.

 

Arriviamo a Villa san Giovanni verso le 17, siamo incerti se trovare da pernottare li o se continuare in previsione di girare l'Italia passando dal versante Ionico oppure passare in Sicilia.

Vediamo cosa costano i biglietti per la Sicilia (compagnia Caronte... bel nome cazzo... :sweatdrop:) non costa molto, se non ricordo male erano una ventina di euro....

Ci pensiamo su velocemente... mai stati in Sicilia... dai ci diciamo, passiamo lo stretto e vediamo come va... appena arrivati poi cercheremo dove pernottare.

 

Hahahaha , mi fermo qua... pare che la giornata sia finita vero? Invece e appena iniziata, ma ve la racconto domani; questo giorno 8 sarà molto intenso e ve lo racconto in 2 puntate.

 

A breve vi metto le foto della Calabria,  alcune sono state fatte 3 anni fa da me che mi portai dietro la vespa n e la usai la, ed le altre fatte nel viaggio sono della Calabria alta... da Praia in giù.

Ciao a domani .

 

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2000Km a 15 anni con terra straniera sono da giù il cappello più del nostro, vedi ora se uno da 15 anni può fare una cosa simile...

 

 

 

Ok ripartiamo con il proseguo del giorno 8

 

Prendiamo sto Caronte che ci porta nella terra sconosciuta, sbarchiamo a Messina usciamo dal porto e ci fermiamo al primo marciapiede alberato che c'è mettendoci a smanettare con il cell per trovare un b&b o un Hotel, i telefoni hanno una connessione debolissima e con lentezza non troviamo niente; cioè abbiamo trovato un paio di siti, ma per avere i contatti bisognava iscriversi (voi già sapete, a noi era cosa nuova) fatto sta che fra la lentezza, l'iscrizione ed aver contattato il b&b tramite il sito si è fatto sera senza sapere se avevamo dove dormire.

 

Bhe poco male... abbiamo tenda e tutto quello che serviva, troviamo su strada una pizzeria modesta che fa da asporto ma ha anche un paio di tavoli fuori  e mangiamo pensando a dove metterci; Ecco che squilla il cell: mesaggio dal b&b... che se non abbiamo problemi sul tardi (20:30-21) ci prepara la camera, al che accettiamo e ci facciamo mandare la posizione.

 

Ok metto il cell sul supporto da manubrio, imposto con la sua posizione e partiamo, il b&b non e vicinissimo, ma e dall'altra parte della punta che ha messina, come un triangolo che ha 2 lati bagnati dal mare, per fare prima abbandoniamo la costa ed entriamo nell'entroterra... roba di poco 15-20 km a occhio.

Troviamo una strada di monte deserta e molto mal messa, con diversi cani randagi pure di grossa taglia, arriviamo ad un paese che si chiama Faro Superiore e google maps ci fa entrare in una stradina a senso unico... ok non c'è nessuno e proseguiamo... ma la stradina si ristringe e diventa bianca...  mi fermo guardo la mappa e mi dice che sono praticamente quasi arrivato... ci saranno 3-4 km ancora da fare... sarà una strada secondaria che arriva da dietro mi son detto...

 

Decido di proseguire, che tanto siamo arrivati, la strada bianca si fa molto brutta, zero illuminazione, non ci vedo, ad un certo punto troviamo una carcassa di animale fianco strada... o una capra o un vitello, la strada comincia a diventare impraticabile tanto che Francesca deve smontare, in piu con il motore al minimo non vedo niente perché e buio pesto ora mai son quasi le 22.

La stradina di campagna tutta ad un tratto comincia a scendere di brutto da usare entrambi i freni al limite dell'aderenza ed è totalmente impraticabile... scendo pure io perché ci sono dei canaloni scavati tempo addietro probabilmente da piogge intense.

Nella mente comincio ad agitarmi pensando che se ci fossero stati ulteriori problemi non sarei riuscito a tornare in dietro, causa pendenza e canaloni, vi ricordo la vespa come è caricata di bagagli...

 

Chiamo il b&b e cerco di capire dove sono, ma non sanno dove posso essere, niente... l'unica è continuare sperando di non trovarmi una parete o una qualche proprietà privata.

Francesca ha un attacco d'ansia e si mette a piangere, io tengo botta ma solo perché bisogna, arriviamo ad uno spiazzo, un campo con olivi e la strada finisce... cacca di pecora ovunque nessuna casa in vista :sweatdrop:.

 

Seguo la scia delle pecore... ed arrivo ad una sbarra con lucchetto che dà su una strada asfaltata; cazzo come facciamo ad passare??? Dall'altro lato c'è pure una villa tutta recintata, niente prendo coraggio e vado a suonare il campanello; risponde una signora con un bambino... la imploro se mi possono aprire la sbarra, ma mi prendono a male parole mandandomi via... come potessi andare via... brutte persone...

 

Niente mi metto a pensare come possiamo fare per passare la sbarra... insomma non posso pretendere da Francesca grandi sforzi.

Decido di scaricare la vespa e farla passare sotto coricandola sul ghiaino e asfalto, cazzo ho entrambi gli specchietti... a furia di manovrare la lml passa sotto, ricarichiamo e partiamo mandando a fanculo quelli della villa ed i suoi cani.

Nel frattempo quella del b&b è in giro per le strade che ci cerca; FINALMENTE arriviamo a questo benedetto b&b distrutti ed in forte stato di agitazione... da tachicardia nel mio caso.

 

 

Ora si può dire che la giornata è finita, doccia... eravamo impolverati e super sudati e nanna.

 

P.S. Se sul LML avessi messo un radiatore olio convenzionale avrei spaccato tutto, fortunatamentelo scambiatore fatto al tornio è stato talmente solido da sopportare il peso della vespa carica che spanciava sulle buche...

 

A domani.

 

 

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1) non avevo 15 anni ma (come ho scritto sopra) ero andato 15 anni fa cioè ne avevo 26... :icon_mrgreen:

ovvio è stata dura non esistevano smartphone, internet ecc ecc e io non sapevo lo slavo ma solo un po' di inglese maccheronico tipo "nojio volevam savuar"... :Cool1:

2) Muttley sei il mio eroe! Io sarei ancora là nella stradina da downhill a bestemmiare in tutti i dialetti che conosco tanto che San Pietro preoccupandosi sarebbe sceso e mi avrebbe aperto la sbarra... :meaculpa:

Edited by pulun
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